Dirty cooking: la crisi del sub-finanziamento e l'ombra dei carbon credit scam

Il dirty cooking rappresenta uno dei problemi più gravi e trascurati a livello globale. Con oltre 2,3 miliardi di persone che ancora dipendono da combustibili tradizionali per cucinare, le conseguenze su salute e ambiente sono devastanti. Milioni di decessi prematuri, inquinamento atmosferico e un impatto significativo sul cambiamento climatico evidenziano l’urgenza di una transizione verso soluzioni di cottura migliori. Tuttavia, il finanziamento per queste tecnologie risulta estremamente insufficiente, aggravato ulteriormente da pratiche fraudolente nel settore dei crediti di carbonio.

Il gigantesco problema del dirty cooking

Il dirty cooking utilizza fuochi aperti o stufe inefficienti che bruciano combustibili tradizionali, rilasciando elevati livelli di inquinanti come il particolato fine e il black carbon. Questi inquinanti:

  • Provocano milioni di decessi prematuri ogni anno, colpendo soprattutto le fasce più vulnerabili della popolazione;
  • Contribuiscono in modo determinante al riscaldamento globale, accelerando il cambiamento climatico e degradando la qualità dell’aria.

La situazione diventa particolarmente critica nelle aree rurali e nei paesi in via di sviluppo, dove l’accesso a tecnologie moderne e sostenibili è limitato.

La sfida del sub-finanziamento

Nonostante la gravità del problema, gli investimenti destinati alla transizione verso il clean cooking sono drasticamente insufficienti. Secondo la Clean Cooking Alliance:

  • Sono stati mobilitati circa 25 milioni di dollari per sostenere aziende innovative;
  • La ricerca nel settore ha ricevuto 17,8 milioni di dollari.

Questi numeri, seppur rilevanti, sono ben lontani dall’ordine dei miliardi di dollari necessari annualmente per garantire l’accesso universale a soluzioni pulite e sicure. Il gap di finanziamento rappresenta un ostacolo critico che limita l’adozione su larga scala delle tecnologie di clean cooking.

L’impatto dei carbon credit scam

Un ulteriore problema che mina la transizione è rappresentato dai cosiddetti carbon credit scam. Questi scandali:

  • Minano la fiducia degli investitori e dei governi nel mercato dei crediti di carbonio, strumento chiave per finanziare progetti di sostenibilità;
  • Hanno distorto il valore reale dei crediti di carbonio, sottraendo risorse preziose che avrebbero potuto essere investite in migliori tecnologie di cottura;
  • Rallentano l’impegno globale verso soluzioni sostenibili, aggravando il ciclo di inquinamento e impatti negativi sulla salute.

L’effetto combinato dei carbon credit scam e del sub-finanziamento sta compromettendo quello che è riconosciuto come uno degli interventi più urgenti per mitigare i danni ambientali e sociali derivanti dal dirty cooking

Una priorità per l’Agenzia internazionale dell’energia

L’Agenzia internazionale dell’energia (IEA) ha individuato il clean cooking come una priorità assoluta. La IEA sottolinea che:

  • l’adozione di tecnologie di clean cooking potrebbe ridurre drasticamente le emissioni di gas serra e migliorare la qualità dell’aria;
  • investire in soluzioni sostenibili per la cottura non solo salva vite umane, ma contribuisce in modo significativo alla lotta contro il cambiamento climatico;
  • un adeguato supporto finanziario e politico è essenziale per trasformare il settore, garantendo un futuro più sano e sostenibile per milioni di persone.

L’attenzione globale su questo tema, se supportata da investimenti adeguati, potrebbe davvero rivoluzionare il modo in cui le comunità affrontano la sfida del dirty cooking.

Verso un futuro di clean cooking

Per superare l’enorme divario di finanziamento e ripristinare la fiducia nel sistema dei crediti di carbonio, è fondamentale:

  • Aumentare gli investimenti: sono necessari miliardi di dollari annuali per implementare tecnologie di cottura migliori a livello globale;
  • Riformare il mercato dei crediti di carbonio: è indispensabile introdurre meccanismi trasparenti e affidabili per garantire che le risorse destinate alla sostenibilità siano effettivamente utilizzate per ridurre le emissioni;
  • Cooperare a livello internazionale: governanti, investitori e organizzazioni non governative devono lavorare insieme per dare priorità a soluzioni che migliorino la salute e proteggano l’ambiente.

Conclusioni

Il dirty cooking è un problema colossale che continua a esacerbare crisi sanitarie e ambientali in tutto il mondo. Con oltre 2,3 miliardi di persone esposte ogni giorno a inquinanti tossici, la necessità di un cambiamento è impellente. Tuttavia, il sub-finanziamento del settore e le insidie dei carbon credit scam rappresentano barriere che devono essere superate per consentire una transizione efficace verso il clean cooking.

Koalisation si impegna a sostenere progetti che promuovono attività di clean cooking, riconoscendo l’urgenza di investire in tecnologie che possano salvare vite, migliorare la qualità dell’aria e combattere il cambiamento climatico. È il momento di agire: investire in clean cooking è investire in un futuro migliore per tutti.